Strano destino quello della Juventus e quello di Allegri. Nonostante il primo posto in campionato e il buon cammino in Champions, i bianconeri sono costantemente oggetto di critiche. A volte più di altre squadre che stanno ottenendo risultati peggiori. Colpa delle aspettative sempre troppo alte attorno a una squadra che negli ultimi anni ha dominato il campionato e che per questo è lecito attendersi lo faccia ogni anno.

Mercato ingannevole

Il calciomercato della Juventus quest’estate è stato definito da gran parte di critica e tifosi sontuoso e quasi perfetto. L’aver strappato alla concorrenza diretta grandi giocatori come Higuain e Pjanic e l’ingaggio di puntelli di qualità ed esperienza come Dani Alves e Benatia, oltre al talento Pjaca, è apparso come un salto in avanti ulteriore rispetto al recente passato. In cui la Juve già aveva ottenuto ottimi risultati.

Pochi però hanno sottolineato il progressivo indebolimento di un reparto fondamentale come il centrocampo. Negli ultimi anni la Juventus ha perso giocatori come Pirlo, Vidal e Pogba, oltre all’attaccante Tevez, primo raccordo tra mediana e reparto avanzato. In termini di qualità e grinta, sono giocatori difficili da rimpiazzare. E allora non deve sorprendere se con l’infortunio di Marchisio, il gioco della Juventus sia peggiorato progressivamente.

Il solo Pjanic non può bastare ad alzare la qualità di un reparto che dovrebbe fare da filtro pr la difesa e creare gioco: Lemina, Asamoah, Khedira, Sturaro ed Hernanes non sono evidentemente all’altezza. Se in campionato l’assenza di gioco viene mascherata dalla forza della difesa che non prende gol e dalla bravura degli attaccanti che riescono sempre a segnare, in Champions il discorso si complica. E vengono fuori risultati deludenti e prestazioni pessime.

Difesa da rinnovare

In tutto ciò, guardando in prospettiva, preoccupa la tenuta di giocatori come Barzagli, Chiellini e Buffon, anime di questa squadra e della difesa, sempre più alle prese con acciacchi e prestazioni non sempre all’altezza.

Prospettive future

Quest’anno sarà un importante spartiacque: se la Juventus non dovesse riuscire a vincere lo scudetto (tutte le partite su Sky, Mediaset Premium e Rojadirecta in streaming gratis), potrebbe aprirsi una mini crisi che rimetterebbe in discussione quanto di buono fatto negli anni passati. Per la Champions la sensazione è che non sia l’anno buono.

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Ha già iniziato a lavorare duro Stefano Pioli, nuovo allenatore dell’Inter. Avrà il compito di riportare subito entusiasmo e convinzione all’interno di un gruppo di qualità che no riesce ancora a diventare squadra. Riuscirà Pioli dove hanno fallito i suoi predecessori, più o meno illustri? Difficile dirlo.

Un uomo normale in una squadra speciale

A vantaggio di Pioli c’è che è un allenatore ‘normale’ senza una personalità che rischia di sovrastare lo spogliatoio e senza estremismi tattici che potrebbero portare malumori. Questi pregi però potrebbero diventare anche dei difetti, nel momento in cui andrà a lavorare con un gruppo di giocatori che ha evidentemente dimostrato di non riuscire a tirare il meglio di se e di essere spesso allergico alla disciplina e all’impegno. Pioli avrà dieci giorni per lavorare con la squadra, anche se potrà farlo a ranghi ridotti e senza i nazionali in giro per il mondo. Una decina gli uomini ai suoi ordini in questi giorni, per preparare un derby che sarà subito un’occasione importante ma allo stesso tempo una partita a rischio.

Subito il derby e non solo

Certo non gli si possono chiedere miracoli, ma partire con un ko nel derby non sarebbe il viatico ideale per conquistare la fiducia dell’ambiente. Il calendario sarà tutt’altro che clemente con Pioli, che dopo il Milan dovrà affrontare in rapida successione Fiorentina e Napoli al San Paolo. Partite che saranno trasmessa in diretta tv da Sky e Mediaset e su rojadirecta in streaming gratis e che costituiscono un rischio enorme.

Per Trapattoni l’Inter è un tritacarne

L’Inter ha occhi punti in classifica e certo sperare di fare bottino pieno contro tutte e tre le avversarie diventa utopia. Allo stesso tempo però saranno partite più facili da preparare, contro avversari poco chiusi tatticamente e che daranno grandi motivazioni a tutto l’ambiente. Per Pioli una grande occasione, come hanno avuto altri tecnici prima di lui. Ma come dice Trapattoni bisogna fare attenzione perchè l’Inter è un tritacarne che molto spesso fa vittime più che creare eroi.

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Potrebbe essere l’anno buono per la Roma, nonostante le difficoltà di inizio stagione. La Juventus quest’anno, nonostante l’ottimo ruolino di marcia in campionato, sembra meno corazzata degli altri anni. Anche in virtù di una serie di infortuni che stanno penalizzando le scelte di Allegri.

Ma è in generale la campagna acquisti di Marotta che sembra essere stata deficitaria. Un paradosso, considerato quanto il ds bianconero ha speso e i complimenti che ha ricevuto. Ma i nomi altisonanti che la Juventus si è accaparrata sembrano molto meno efficaci di quello che poteva sembrare.

Soprattutto Marotta sembra aver trascurato il centrocampo, reparto che negli anni si è progressivamente indebolito perdendo elementi come Vidal, Pirlo, Pogba. Quest’anno è arrivato Pjanic, ma il bosniaco non è uomo in grado di trascinare la squadra e di fare da punto di riferimento in un reparto nevralgico come il centrocampo. Mancano la forza e gli strappi di giocatori come Vidal e Pogba, e il Marchisio a mezzo servizio avuto finora non può bastare.

La Juventus non può pensare di completare una stagione di successi con uomini come Sturaro, Asamoah, Lemina e Hernanes. Se finora anche con un po’ di fortuna tutto ciò è bastato, alla lunga lo scotto da pagare in termini di risultati potrebbe essere pesante. In questo senso il mercato di gennaio  un’occasione da non sprecare per migliorare la squadra proprio a centrocampo. La sensazione è però che i nomi che si stanno facendo possano spostare di poco l’equilibrio.

Uno fra tutti Witsel, bravo negli inserimenti e di qualità, ma anch’egli lontano parente del centrocampista di personalità e sostanza di cui avrebbe bisogno la Juventus. Verratti, Matuidi, Cissokho: sono questi i profili che potrebbero far fare il salto di qualità alla Juventus. Gli stessi Banega e Joao Mario, finiti all’Inter, sarebbero stati molto utili alla causa juventina. Vedremo nelle prossime partite di campionato e Champions, su Mediaset Sky e in streaming gratis su rojadirecta se Allegri riuscirà nell’impresa di sopperire con la sua esperienza alle lacune della rosa.

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Momento paradossale per quelli che dovrebbero essere i protagonisti del prossimo derby Milan-Inter (diretta tv su Sky e Mediaset Premium e streaming gratis su rojadirecta). Bacca e Icardi non giocano in nazionale, ma per motivi diversi. Il primo è stato convocato dal ct, ma nella sfida che ha visto contrapposto la sua Colombia al Cile, è rimasto in panchina, vedendosi preferire nelle sostituzioni anche Muriel.

Qualcuno dice che il ct lo stia preservando per la prossima sfida, ma è evidente che l’ex Siviglia sta attraversando un periodo di appannamento tecnico e tattico che potrebbe costargli la maglia da titolare nel derby. Diversa la situazione di Icardi, protagonista assoluto dell’Inter, unica certezza di una squadra che ripartirà proprio da lui e dal nuovo tecnico Pioli. Lui in nazionale non viene convocato, un po’ per la grande concorrenza nel suo ruolo un po’ per le vicissitudini della sua vita privata che lo hanno messo in cattiva luce (aver ‘rubato’ la donna al suo ex amico Maxi Lopez per molti in Argentina è stato imperdonabile).

L’Argentina però va molto male: l’ultima sconfitta per 3-0 contro il Brasile complica notevolmente il cammino verso la qualificazione al prossimo mondiale, e le pessime prestazioni di Higuain fanno gridare a gran voce il nome di Icardi. Che però per il momento sembra lontano dalla maglia albiceleste, dove troverebbe un clima, nello spogliatoio, lontano da quello ideale per rendere al meglio.

E’ contento Pioli e sono contenti i tifosi dell’Inter, che almeno possono veder risparmiate a Icardi le lunghe trasferte. L’argentino si presenterà in grande spolvero al derby, da vedere come sempre se il resto della squadra saprà fare altrettanto. Bacca invece tornerà poche ore prima del derby, e come spesso accade non sarà al top della forma. Il gol di tacco di Lapadula al Palermo è un biglietto da visita importante per soffiare un posto al colombiano, ma Montella sa bene che lasciarlo fuori potrebbe dire perderlo definitivamente. E Lapadula, gol a parte, non offre ancora garanzie. Un bel dilemma per il tecnico rossonero alla vigilia di una partita che potrebbe indirizzare definitivamente la stagione delle due squadre o ribaltarne l’andazzo.

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Si può essere delusi dopo una vittoria per 4-0 in trasferta? Sì, se ci si chiama Italia, se si giocava contro il Liechtenstein e se servivano almeno 8 gol per pareggiare quanto fatto dalla Spagna sullo stesso campo. Il Problema è che l’Italia non è la Spagna, e probabilmente non lo sarà mai per quel che riguarda gioco, mentalità e qualità individuali.

Per vincere con goleada partite come questa servono abili palleggiatori, che creino spazi e mettano i giocatori davanti al portiere. L’Italia lo ha fatto raramente, preferendo crossare per mettere in difficoltà gli avversari. Nel primo tempo è andata bene. Nel secondo la stanchezza ha penalizzato più gli azzurri che gli avversari. Che con un po’ di fortuna sono riusciti a mantenere la porta inviolata. Se poi i ricambi si chiamano Eder, Zaza e Insigne, tre giocatori attaccanti solo sulla carta, che insieme non mettono insieme un paio di gol stagionali, ecco che non deve stupire che l’Italia abbia avuto difficoltà. Purtroppo la qualificazione al Mondiale questa volta è davvero in bilico.

Finire davanti alla Spagna sarà difficilissimo (dovremmo vincere lo scontro diretto in trasferta), perchè sul piano della differenza reti non ci sarà storia. E giocare gli spareggi è un gran rischio, considerato che ci si può trovare di fronte a squadre di assoluto livello. Forse partecipare al Mondiale non sarà una tragedia come ha detto Tavecchio (abbiamo partecipato e fatto figure terribili, anche peggiori del non presentarsi affatto) ma sarebbe sicuramente un duro colpo per una Nazione che stenta ancora ad allestire una squadra di alto livello. La sfida amichevole con la Germania (in diretta tv sulla Rai e in streaming gratis su Rojadirecta) in questo senso ci dirà davvero a che punto siamo.

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Imperdibile anche su rojadirecta l’amichevole Italia-Germania in programma martedì 15 novembre. Una partita che dirà molto sul valore assoluto della squadra che Ventura sta allestendo tra mille difficoltà e perchè no critiche. La vittoria sul Liechtenstein per 4-0 ha dato fiducia all’ambiente, ma serpeggia un po’ di pessimismo sulla possibilità di arrivare primi nel girone.

Spauracchio Spagna

La Spagna infatti va forte, e difficilmente l’Italia riuscirà ad avere la meglio sulle Furie Rosse che dopo un periodo di appannamento sembrano tornate a macinare gioco e risultati. Lo scontro diretto in programma nel girone di ritorno delle qualificazioni sarà un vero e proprio spareggio, una finale da vincere a tutti i costi. Difficilmente infatti sia Italia che Spagna perderanno punti contro le altre avversarie del girone, tutte abbordabili.

Come vedere Italia-Germania su Rojadirecta

Italia-Germania è un’amichevole, ma è anche un grande classico imperdibile per tutti gli appassionati di questo sport. La partita verrà trasmessa in esclusiva e in chiaro dalla Rai, anche in streaming gratis sul sito rai.tv. Tutti gli altri potranno vederla anche in streaming gratis su rojadirecta e su siti simili, quelli che saranno disponibili dopo la chiusura di oltre 150 portali dediti alla trasmissione di eventi sportivi senza averne il diritto.

PROBABILI FORMAZIONI

ITALIA (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Romagnoli, Bonucci, Antonelli; De Rossi, Verratti, Bonaventura; Insigne, Belotti, Eder. All. Ventura

GERMANIA (4-2-3-1): Ter Stegen; Henrichs, Hummels, Kimmich, Hector; Khedira, Gundogan; Muller, Götze, Gnabry; Volland. All. Löw.

Parla Ventura

“I risultati degli altri lasciano il tempo che trovano – ha spiegato il c.t. ai microfoni della Rai -. L’importante era vincere. Abbiamo fatto bene soprattutto nel primo tempo con quattro gol e altrettante palle gol, che ci hanno permesso di fare quasi qualcosa di impensabile alla vigilia. Sono soddisfatto della partecipazione e della disponibilità, al 94′ erano tutti in attacco. Non siamo riusciti a fare l’impossibile ma abbiamo fatto un passo avanti”.

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Alla ripresa del campionato di serie A dopo la pausa per le nazionali, avremo una giornata (tutte le partite su rojadirecta) decisamente favorevole alla Juventus. I bianconeri potrebbero allungare ulteriormente in classifica confermando il primo posto grazie alla comoda gara interna contro il Pescara. La squadra di Oddo non ha ancora vinto una partita quest’anno e sembra difficile possa riuscirci proprio allo Juventus Stadium.

Rischia la Roma

Come detto per la Juventus una ghiotta occasione per guadagnare punti sulle dirette concorrenti tutte impegnate in sfide più complicate. Il Milan è atteso dal difficilissimo derby contro l’Inter del neo arrivato Pioli. Di per se una sfida dall’esito incerto. Il Napoli invece dovrà far visita alla lanciatissima Udinese di Delneri. Ancora più complicata la sfida che attende la Roma. I giallorossi, che hanno mostrato più di una volta difficoltà in trasferta, dovranno giocare contro l’Atalanta, che viaggia nei piani alti della classifica e che nelle ultime giornate è di gran lunga la miglior squadra di serie A per gioco e risultati.

Occasione per Mihajlovic

In ottica Europa potrebbe approfittare delle difficoltà della concorrenza il Torino, che farà visita al Crotone: una ghiotta occasione per continuare a coltivare il sogno di essere il Leicester italiano, se non per lo scudetto, quantomeno per un posto in Europa.

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Atalanta-Roma (diretta streaming su rojadirecta) è una partita a rischio per i giallorossi, dal punto di vista tecnico, ma soprattutto a rischio per la questura che teme scontri. La rivalità tra le due tifoserie è acerrima, più dal punto di vista ambientale che sportivo, considerato che l’Atalanta non si è mai giocata nulla di importante con i giallorossi.

Il clima è stato già acceso negli anni passati, quest’anno ci sono buoni motivi di credere che lo sarà ancora. In tutto ciò la trasferta ai tifosi giallorossi non è stata vietata e si teme una vera e propria invasione a Bergamo che potrebbe alzare ulteriormente la tensione. In questo momento poi, con l’Atalanta che viaggia a ritmi altissimi in campionato e potrebbe dare del filo a torcere agli uomini di Spalletti, si temono tensioni anche per quel che potrebbe avvenire in campo.

Di positivo c’è che la sfida è stata collocata alle 15 del pomeriggio, quindi dal punto di vista dell’ordine pubblico potrebbe essere più facile la gestione rispetto a un match serale. L’auspicio è che si svolga solo un bel pomeriggio di calcio, considerato che vista la qualità delle due squadra in campo la partita potrebbe essere davvero spettacolare sotto tutti i punti di vista, con un esito particolarmente incerto. Farà sicuramente il tifo per l’Atalanta la Juventus, che giocherà in anticipo sabato sera contro il Pescara.

Se la squadra di Gasperini dovesse riuscire a fermare i giallorossi, per la squadra di Allegri potrebbe arrivare già il primo tentativo di fuga in testa alla classifica. La Gazzetta dello Sport a tal proposito scrive che “la Questura di Bergamo ha già iniziato a lavorare alacremente per gestire la situazione. Atalanta-Roma è una partita calda da tempo, ma è proprio negli ultimi anni che sono state scritte le pagine più cupe, risalenti alle stagioni 2013-14 e 2014-15, ovvero alle ultime due occasioni in cui le due tifoserie si sono incrociate a Bergamo”.

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Pesante eredità quella della nazionale per Montella in vista del derby (su rojadirecta). Come temuto, Alessio Romagnoli si è infortunato abbastanza gravemente durante l’amichevole di martedì che l’Italia ha pareggiato a San Siro contro la Germania. Recita il comunicato ufficiale stilato dal Milan poco prima delle 17, che Romagnoli “soffre di una modesta lesione muscolare e la sua situazione verrà monitorata nei prossimi giorni”.

Difficile ipotizzare che una lesione muscolare, seppur modesta, possa guarire in tre giorni. Anche perchè nel frattempo Romagnolo dovrà restare a riposo, presentandosi con pochi allenamenti nelle gambe al derby. Dunque delle due l’una: o la diagnosi è stata esagerata per fare pretattica e l’infortunio muscolare di Romagnoli è meno grave di quanto si dice, oppure il Milan non vuole dire già da oggi che Romagnoli non ci sarà, dando un vantaggio psicologico all’Inter e deprimendo l’ambiente. Romagnoli, incerto lo scorso anno alla prima stagione con il Milan, quest’anno è diventato un difensore di assoluto affidamento, come dimostra anche la sua titolarità con la maglia della Nazionale.

Per Montella non averlo nel derby rappresenta una grave perdita, considerato che proprio il reparto avanzato con Icardi è quello più pericoloso dei nerazzurri. Accanto a Paletta a questo punto dovrebbe giocare Gustavo Gomez, che finora non ha mai sfigurato ma che non ha l’esperienza per gestire la tensione di un derby. Insomma per Pioli un bel vantaggio in questa sua prima da allenatore dell’Inter. Per Montella e il Milan in generale invece una ulteriore prova da superare: se anche senza Romagnoli i rossoneri saranno all’altezza, vorrà dire che hanno acquisito la mentalità e la dimensione per resistere ai primi posti in classifica.

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Di solito si dice che il derby (diretta streaming su rojadirecta) è una partita che sovverte i pronostici, favorendo chi fino a quel momento è andato peggio in campionato. Si augura che la legge venga confermata anche questa volta l’Inter, che avrebbe un bisogno disperato di un successo per dare una svolta alla stagione.

I nerazzurri possono poi anche affidarsi all’altra regola non scritta secondo cui la prima partita di una squadra dopo il cambio di allenatore difficilmente coincide con una sconfitta. Farà gli scongiuri Pioli, che sa bene di non essere arrivato con troppa fiducia dell’ambiente e che ha bisogno subito di un risultato positivo per continuare a lavorare con serenità. D’altra parte il calendario che deve affrontare subito il nuovo tecnico nerazzurro non lascia spazio a vie di mezzo: Milan, Fiorentina e Napoli sono un trittico di impegni che o farà sprofondare definitivamente l’Inter in classifica oppure consentirà una risalita che potrebbe cambiare completamente gli scenari nerazzurri per la seconda parte di stagione.

Affrontare un Milan senza Romagnoli costituisce sicuramente un bel vantaggio per l’Inter, che dovrà sfoderare una prestazione simile a quella contro la Juventus a San Siro. Va detto che i nerazzurri soffrono maggiormente le squadre chiuse che non quelle che giocano la partita contro il Milan, a patto però che vengano mantenuti i giusti equilibri per non far soffrire troppo una difesa spesso balbettante.

Handanovic è in grado di compiere più di un miracolo a partita, ma alla lunga affidarsi troppo alla bravura del portiere sloveno non porta da nessuna parte. Montella sa bene che a centrocampo l’Inter è probabilmente superiore. E allora dovranno essere Niang, Bonaventura e Suso le chiavi tattiche del match: tre giocatori che nell’uno contro uno fanno male e che possono colpire sulle fasce, il vero punto debole dell’Inter.

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Trasferta insidiosa per il Napoli a Udine (su rojadirecta). La squadra di Sarri affronta una delle formazioni più in forma del campionato. I friulani, dopo l’arrivo di Delneri, hanno cambiato marcia inanellando una serie di prestazioni positive. Il Napoli invece continua a essere poco contino, e non si presenta a questa sfida nelle migliori condizioni possibili. Callejon è infatti febbricitante, così come è fuori gioco anche Gabbiadini. In più la prossima settimana incombe l’importantissimo impegno di Champions League che il Napoli non può fallire. Sarri dovrà dunque fare delle scelte, che potrebbero risultare rischiose in caso il successo non dovesse arrivare.

Udinese-Napoli si gioca sabato alle ore 18, proprio per consentire al Napoli di preparare al meglio la sfida di Champions League. Nell’Udinese Hallfredsson e Jankto sembra che abbiano recuperato dai rispettivi infortuni. Non avranno comunque una maglia da titolare ma andranno in panchina. Delneri dovrebbe aver già scelto la formazione da contrapporre al Napoli, puntando sul consueto 4-3-3. In difesa tocca a Widmer, Wague, Danilo e Felipe. A centrocampo Fofana, Kums e Badu. In attacco De Paul, Zapata e Thereau.

Come detto il Napoli in ottica Champions potrebbe far rifiatare qualche giocatore. Sarri sta pensando a Giaccherini al posto di Insigne esterno di sinistra nei tre d’attacco. Ma c’è il dubbio Callejon, febbricitante. Se lo spagnolo fosse out, giocherebbero Giaccherini e Insigne con Mertens falso nove. A centrocampo Diawara favorito su Jorginho. Restano in ballottaggio Allan e Zielinski. Difesa con Reina Hysaj, Albiol, Koulibaly. Ballottaggio tra Strinic e Ghoulam.

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Milan Inter streaming gratis – Tutto esaurito a San Siro per Milan-Inter (derby in diretta streaming gratis su rojadirecta), una stracittadina che affascina come non accadeva da tempo. Affascina i tifosi del Milan, che finalmente respirano aria di alta classifica e sperano in un grande futuro (imminente il closing che a gennaio potrebbe portare i primi colpi di mercato).

Intriga i tifosi dell’Inter che sono consapevoli di avere una rosa molto forte e sono curiosi di capire se c’è ancora margine, quest’anno, per risalire in classifica. Per farlo è indispensabile vincere questo derby: darebbe un segnale al campionato, ridimensionerebbe il Milan e costituirebbe una forte iniezione di fiducia in vista del futuro. Pioli ha tra le mani una rosa di altissimo valore, che con un paio di puntelli a gennaio (soprattutto in difesa sulle fasce) potrebbe tentare una scalata verso i piazzamenti in Champions League.

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C’è poi da recuperare in Europa League, dove la falsa partenza di De Boer ha rischiato di compromettere il passaggio ai sedicesimi, risultato che sarebbe minimo per una squadra delle ambizioni dell’Inter. Pioli ha il vantaggio dell’entusiasmo che da sempre porta il cambio di allenatore. Tutti i giocatori si sentiranno responsabilizzati, vorranno dimostrare al nuovo tecnico di meritare una maglia da titolare e saranno concentrati. E poi da sempre in queste partite così emozionali parte favorito chi sta disputando una stagione in tono minore.

Il Milan potrebbe pagare l’assenza di Romagnoli in difesa, soprattutto considerato che i sostituti potenziali (Gomez o Zapata) per vari motivi non si avvicinano nemmeno lontanamente all’affidabilità dell’ex giallorosso. Insomma una partita (Milan Inter streaming gratis su rojadirecta) che finalmente torna al centro delle attenzioni del calcio italiano e che affascina spettatori neutrali e tifosi. E che potrebbe dire molto sul prosieguo del campionato delle due squadre. Certo se l’Inter perdesse, dopo il periodo difficile da cui viene e con la prospettiva di dover sfidare Fiorentina e Napoli nei prossimi turni, sarebbe davvero in difficoltà. Il Milan dovrebbe forse ridimensionare le proprie ambizioni in caso di sconfitta, ma la lotta per il terzo posto resterebbe realistica.

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Dopo un inizio col botto per Higuain è un periodo di appannamento con la nuova maglia della Juventus. Siviglia-Juventus (anche su rojadirecta in streaming gratis) potrebbe essere una sfida in emergenza per Allegri. Alla certa indisponibilità di Dybala, si potrebbe aggiungere proprio quella di Higuain. L’argentino ha subito una botta durante il match di sabato scorso contro il Pescara, e la sua disponibilità nella trasferta spagnola è in forte dubbio.

Il Pipita domenica e oggi non si è allenato, e Allegri scioglierà il dubbio sulla sua disponibilità solo oggi, quando verrà diramata la lista dei convocati. Se Higuain non fosse disponibile, Allegri potrebbe optare per un tridente anomalo composto da Mandzukic al centro dell’attacco con ai lati Cuadrado e Alex Sandro. Una soluzione che si concilierebbe anche bene con il probabile scenario tattico del match, che dovrebbe prevedere gli spagnoli all’attacco e una Juventus che agisce in contropiede.

Mandzukic a questo punto diventa sempre più indispensabile: il croato, che a inizio stagione sembrava completamente chiuso nelle gerarchie dai due argentini della Juventus, sta trovando spazio praticamente sempre, ripagando come sempre Allegri della fiducia a suon di gol e soprattutto di prestazioni. Il pressing e la generosità del gigante ex Bayern Monaco sono indispensabili per una squadra che ha scarsa qualità a centrocampo quest’anno e che per vincere le partite necessita di prestazioni a base di grande concentrazione e grinta.

Per la Juventus, che vola in campionato pur senza entusiasmare, la trasferta di Siviglia è un crocevia importante del cammino in Champions League, dove i bianconeri sembrano meno favoriti per un lungo cammino degli anni passati. In caso di sconfitta a Siviglia la Juventus potrebbe dire addio al primo posto. Se il Lione dovesse vincere contro la Dinamo Zagabria, la qualificazione attraverso il secondo posto diventerebbe improvvisamente a rischio.

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Il Napoli senza troppa continuità in campionato prova ad archiviare prima possibile la pratica Champions League contro la Dinamo Kiev (diretta streaming gratis su rojadirecta). Sarebbe un risultato eccezionale considerati gli infortuni che sta patendo Sarri in questo avvio di stagione. Il tecnico toscano ha sicuramente la colpa di aver valutato male il ruolo di Gabbiadini: ritenerlo un vice Milik si è rivelato un autogol, considerato che nel momento in cui il Polacco è venuto meno lo stesso Sarri ha dimostrato di non credere troppo in Manolo.

Va detto che lo stesso attaccante ex Sampdoria non ha fatto molto per smentire il suo allenatore. In attesa del mercato di gennaio, dove Sari spera che De Laurentiis possa in intervenire per dargli qualche riserva importante, il Napoli prova a tornare alla vittoria dopo non esserci riuscito nelle due gare con il Besiktas. Il Napoli gioca in casa contro la Dinamo ultima e che non segna da due partite.

Una partita da vincere senza se e senza ma. Se dovessero arrivare i tre punti, il Napoli potrebbe poi sperare di avere una bella notizia dalla sfida tra Besiktas e Benfica: se i portoghesi vincono, la squadra di Sarri è già qualificata. Sicuro di giocare il ritrovato Insigne, autore di una doppietta e in generale di un’ottima prestazione sabato contro l’Udinese. Per il ruolo di centravanti solito ballottaggio fra Gabbiadini, non al meglio, e Mertens.

Il belga è entrato in molte delle azioni decisive del Napoli ultimamente con tre gol e un assist negli ultimi sei gol della squadra di Sarri. Potrebbe tornare al centro della difesa Albiol, recuperato già da qualche giorno ma tenuto precauzionalmente a riposo nella trasferta di Udine. L’assenza dello spagnolo è passato colpevolmente sotto silenzio, ma il dato relativo ai gol subiti quest’anno dal Napoli rispetto allo scorso anno quando l’ex Madrid giocava sempre è eloquente riguardo la sua importanza per la squadra.

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La Juventus può vincere la Champions League (in esclusiva su Premium e in streaming gratis su rojadirecta)? Dopo la vittoria a Siviglia, in rimonta e in piena emergenza, con tanti assenti, i tifosi iniziano a sognare. Il successo in Spagna può voler dire primo posto nel girone. Che quest’anno vale un po’ meno, considerato che le possibili avversarie sono ostiche anche in caso di primato. Ma dal punto di vista psicologico vale tanto.

Va detto che la Juventus non aveva un girone particolarmente complicato, ma in Champions League nulla è mai facile o scontato. E bisogna riconoscere che nelle ultime settimane la squadra a disposizione di Allegri è lontana parente di quella immaginata dal tecnico livornese in estate insieme a Marotta e al presidente Agnelli. A Siviglia mancavano Barzagli e Chiellini, due autentici pilastri della difesa.

In attacco non c’erano Pjaca e soprattutto Dybala e Higuain. Il centrocampo poi è quello voluto in estate, con tutti i suoi limiti. Il ritorno di Marchisio è fondamentale, Khedira fa il suo, Pjanic forse dovrebbe fare più di quel che può. Ma considerate le alternative (Hernanes, Sturaro, Lemina, Asamoah), il trio proposto a Siviglia è certamente il migliore possibile. Può bastare per arrivare fino in fondo alla Champions League?

La sensazione è che la risposta sia no, ma in questo senso il mercato di gennaio capita a proposito. Marotta dovrà riuscire laddove ha fallito in estate: regalare ad Allegri 1-2 centrocampisti di qualità, che abbiano corsa, freschezza e piedi buoni. In attesa che torni Dybala, unico in grado di cucire il gioco tra centrocampo e attacco. Non è un caso che Higuain sia scomparso da quando manca La Joya.

Il Pipita ha bisogno di essere servito e soprattutto di essere padrone degli spazi là davanti. Con Mandzukic, generoso ma ingombrante, il Pipita perde la sua voracità in zona gol. Se il mercato di gennaio colmerà le lacune in mezzo al campo e gli infortuni daranno tregua agli uomini chiave di Allegri, anche quest’anno la Juventus potrà dire la sua anche in campo europeo. Altrimenti sarà difficile.

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Vale più per il morale la sfida di oggi dell’Inter in Europa League che per la classifica. HAPOEL BEER SHEVA-INTER — (Europa League, giovedì, ore 19) è un match che arriva in un momento in cui il girone dei nerazzurri è già abbondantemente compromesso dai pessimi risultati ottenuti da De Boer. Non c’è ancora la certezza matematica che l’Inter sia eliminata dai sedicesimi di finale, ma per come si sono messe le cose servirebbe un vero e proprio miracolo.

Al momento però ciò che interessa a Pioli è una risposta da parte della squadra in termini di personalità e gioco. Dopo il pareggio strappato al Milan nel finale, il nuovo allenatore dell’Inter ha bisogno di trovare continuità per dare fiducia e serenità all’ambiente. Non sarà facile in questo match di Europa League, considerato che ci sono gli uomini a disposizione contati in virtù delle ridotte liste Uefa, e non sarà facile nelle prossime giornate di campionato in virtù di un calendario poco benevolo con l’ex tecnico della Lazio.

Dopo l’esordio choc nel derby con il Milan, infatti, l’Inter dovrà vedersela prima con la Fiorentina e poi con il Napoli. Un trittico di impegni che potrebbe penalizzare ulteriormente la già deficitaria classifica nerazzurra e frustrare i tentativi di Pioli di risollevare l’ambiente. L’Europa League è una esclusiva di Sky, riservata in tv agli abbonati con l’alternativa dello streaming su Sky Go. Tutti gli altri possono vederla in streaming gratis sui siti che ne danno l’opportunità.

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Avversario comodo e partita in casa. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere a una grande prestazione della squadra di Spalletti. ROMA-VIKTORIA PLZEN — (Europa League, giovedì, ore 21.05) sembra la partita giusta per risollevare squadra e ambiente depressi dopo il ko di Bergamo, l’ennesimo passo falso che frustra le ambizioni della Roma di diventare grande e sognare lo scudetto.

La qualificazione ai sedicesimi di finale non è in discussione, ma in questo momento Spalletti ha bisogno di risposte che vanno al di l del risultato. Gioco, concentrazione, fame e applicazione sono caratteristiche che vanno allenate sempre e dimenticate mai, per non incorrere in incidenti come quelli capitati domenica pomeriggio in trasferta contro l’Atalanta.

Vincere oggi e vincere domenica in casa con il Pescara per restare agganciati a tutti gli obiettivi stagionali. Alla Roma basta anche un pareggio per passare il turno, e potrebbe farlo anche perdendo, se Austria e Astra non pareggiano. Ma come detto l’avversario è alla portate e serve una prestazione importante per non deprimere ulteriormente un ambiente già facilmente soggetto a umori da montagne russe.

Anche perchè i cechi non hanno mai vinto nelle ultime 13 gare europee, quindi la Roma ha tutto da perdere. Il problema è la fase difensiva: nelle ultime tre gare 11 gol segnati e 5 subiti. Troppi per una squadra che vuole vincere qualcosa. L’Europa League è una esclusiva di Sky, riservata in tv agli abbonati con l’alternativa dello streaming su Sky Go. Tutti gli altri possono vederla in streaming gratis sui siti che ne danno l’opportunità.

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Ripartire subito con una vittoria. A Empoli il Milan (su rojadirecta in streaming gratis) non può perdere l’occasione di continuare a correre in zona Champions. La delusione per i due punti sfumati nel finale nel derby deve velocemente lasciare il posto alla consapevolezza di aver trovato identità e continuità di risultati. L’assenza di Bacca in avanti limita fino a un certo punto le ambizioni rossonere di strappare i tre punti all’Empoli.

Di fronte c’è una squadra in grandissima difficoltà, che fa fatica a segnare e fa fatica a difendere con ordine. Montella ha diverse alternative a Bacca. La più probabile è Lapadula, bomber non ancora esploso che dovrà sfruttare l’occasione che gli si para davanti. L’alternativa, magari a gara in corso, è quella di spostare Niang dalla sinistra al centro avanzando Bonaventura nel tridente, posizione che l’ex Atalanta occupava lo scorso anno con Mihajlovic molto spesso.

Difficile però che Montella privi Lapadula di una opportunità del genere, dopo il gol vittoria segnato dall’ex Pescara a Palermo e dopo averlo tenuto in ballottaggio addirittura nel derby con Bacca. Per l’attaccante di origini peruviane un match da non fallire, soprattutto dal punto di vista della prestazione. Se dovesse essere decisivo e convincente, per lui potrebbe arrivare la conferma anche nelle prossime partite considerato lo scarso momento di forma di Bacca. Situazione che potrebbe preludere alla cessione del colombiano già a gennaio.

La cosa più importante però per il Milan è conquistare i tre punti, considerato che la Roma ospiterà il Pescara in casa nel posticipo di domenica e difficilmente mancherà l’appuntamento con la vittoria.

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Napoli-Sassuolo (in streaming gratis su rojadirecta) è un’occasione da non fallire per gli uomini di Sarri. Le vittorie di Roma e Milan e la sconfitta della Juventus costringono Callejon e compagni a conquistare i tre punti per restare aggrappati al treno di vetta. Anche perchè il ritmo forsennato di squadre rivelazione come Lazio e Atalanta non consente altri passi falsi. Troppo alto il rischio di venire risucchiati nella parte centrale della classifica, rassegnandosi a un campionato anonimo.

La priorità per Sarri è certamente conquistare gli ottavi di finale di Champions League prima di Natale, ma nel frattempo non si possono perdere altri punti in campionato. Anche perchè il crollo improvviso della Juventus ha rilanciato le ambizioni delle inseguitrici. Gli infortuni poi di Dani Alves, Bonucci e Barzagli fino a fine anno e oltre, potrebbero far rallentare ulteriormente una squadra che da molti anni spinge sull’acceleratore e che potrebbe avere un calo improvviso proprio sul più bello.

Sarri sa che deve far stringere ai suoi i denti fino a Natale, sperando che nel mercato di gennaio, da subito, arrivi qualche rinforzo di qualità, soprattutto in attacco. La riabilitazione di Milik prosegue bene, ma certo non si può aspettare che il polacco rientri e sia nuovamente in forma. Pavoletti sembra sempre più lontano, e allora probabilmente sarà all’estero che De Laurentiis vorrà rivolgersi per rinforzare la squadra. Nel frattempo c’è da affrontare un Sassuolo in netta difficoltà, ma che vorrà risollevarsi dopo la rimonta subita nel finale a Genova la scorsa settimana dalla Sampdoria e soprattutto dopo l’eliminazione in Europa League.

Anche Di Francesco però ha gli uomini contati e soprattutto ha un gruppo spremuto dai troppi impegni, con una rosa certo non adeguata a reggere sul doppio fronte nazionale ed europeo. In tutto ciò continua a non rivedersi in campo Berardi, ormai assente praticamente dall’inizio del campionato, la cui assenza sta pesando non poco nell’economia del gioco di Di Francesco. Che non lo nomina mai come alibi ma che sa bene quanto sarebbe stato importante per la squadra.

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Napoli-Inter (streaming gratis su rojadirecta), in anticipo venerdì alle 20,45 è la prima di una serie di partite che potrebbero modificare sostanzialmente la classifica di serie A. Il 15esimo turno di Serie A si apre con il big match del San Paolo tra due squadre che non stanno bene per diversi motivi.

Il Napoli è reduce dal deludente pareggio interno contro il Sassuolo, che ha confermato i problemi della squadra di Sarri. Le prestazioni e il gioco del Napoli sono sempre di buon livello, ma manca il finalizzatore. Gabbiadini conferma tutti i suoi limiti e non sorprende che per andare in vantaggio contro la squadra di Di Francesco sia servito un tiro da 25 metri di Insigne. Il palo finale di Callejon conferma la sfortuna della squadra partenopea, ma non basta a giustificare una classifica deficitaria. Contro l’Inter mancherà anche Mertens, giocatore ideale per ricoprire il ruolo di falso nueve.

Sarà interessante capire se Sarri si affiderà ancora a Gabbiadini o se preferirà spostare Callejon nel ruolo di prima punta anomala, proponendo magari Giaccherini. L’Inter vince la prima partita con Pioli in panchina, ma sono ancora luci e ombre. L’avvio scoppiettante che porta i nerazzurri sul 3-0 nel primo tempo è frutto delle doti tecniche dei singoli e degli errori della Fiorentina. Il calo che arriva dopo è inquietante: contro la Fiorentina in dieci uomini i nerazzurri subiscono due reti e rischiano di compromettere tutto.

Va anche sottolineato un arbitraggio decisamente penalizzante per gli uomini di Paulo Sousa, con un rigore negato e un rosso a Gonzalo Rodriguez eccessivo. Nel finale Icardi in contropiede chiude il match sul 4-2, ma c’è ancora poco da festeggiare in casa nerazzurra, almeno fino a quando non si riuscirà a trovare un minimo di tranquillità e continuità. La sensazione è che comunque finirà la partita, per qualcuno si parlerà ancora di crisi.

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